sonia bergamasco

"Gian Maria Volonté Prize"

“In un paese più serio la sua filmografia sarebbe sterminata. In Italia, terra di clan e di campanili, è più contenuta e curiosamente sbilanciata verso Nord. In compenso è un capolavoro di accostamenti stravaganti che farebbe la gioia di un collezionista del bizzarro. Chi altro ha lavorato, restando al cinema, con Marco Tullio Giordana e con Checco Zalone, con i fratelli Bertolucci (prima Giuseppe poi Bernardo) e con Franco Battiato, con Franco Giraldi e Roberta Torre, con Giuseppe Piccioni e con il trio Cortellesi-Albanese-Milani di Like a Cat on the Freeway.
Il problema, si dirà, non sono i nomi, né le dimensioni del ruolo. Il problema è il talento, nel suo caso i talenti. Tanti talenti. Dove la metti una che fa tutto benissimo, recita, suona, dirige, scrive poesie, fa teatro, se serve tiene anche conferenze sul teatro. Poi scrive libri sull’arte dell’attore (Un corpo per tutti, titolo bellissimo), gira un film su Eleonora Duse che non vediamo l’ora di scoprire, e intanto si toglie lo sfizio di duettare col massimo comico nazionale, sempre Checco Zalone, evocando addirittura Franca Valeri. In tv per fortuna sono più pragmatici. Così il sorriso di Sonia – e quello sguardo che fulmina – ha illuminato serie gloriose come Montalbano o Everyone’s Crazy for Love. La serialità del resto si addice al suo gusto per le trasformazioni, come provava già The Best of Youth, il titolo che la consacrò. E come ben sapeva l’autore che forse più l’ha amata e valorizzata, Giuseppe Bertolucci: “Scoprire, giorno dopo giorno, il talento di un’attrice, il tesoro nascosto delle sue possibilità è l’avventura più bella che può capitare a un regista. Come all’astronomo il telescopio, che individua un nuovo corpo celeste prima sconosciuto. Eppure era lì da sempre, con quegli occhi da elfo, quel Mozart nella voce. L’ho filmata con ammirazione e felicità. E gratitudine“.

 

Fabio FerzettiIsola di La Maddalena,  28 July 2024