dall’omonimo romanzo di Amélie Nothomb
musiche di Nicola Campogrande
voce recitante, Sonia Bergamasco
pianoforte, Emanuele Arciuli
I rappresentazione Brescia, Teatro Grande – 28 marzo 2017
L’ironia come arma poetica incendia la storia e le storie di Amélie Nothomb e ne informa la struttura. Nel leggerla, percepisco chiaramente quanto questa prospettiva sulla vita e sulle cose sia un punto d’arrivo, un traguardo. Qualcosa da prendere molto sul serio, prima di predisporsi al divertimento e alla risata liberatoria. In particolare, Metafisica dei tubi offre uno sguardo potente, bambino, assoluto sulle cose e sul mondo. Ci inchioda al presente di una creatura piccolissima e feroce, ci chiede ragione di ogni cosa dal suo punto di vista. Nicola Campogrande, cui va la mia gratitudine per aver dedicato a Emanuele Arciuli e a me un’opera esplosiva e singolare, trova nella materia linguistica di quest’autrice fonte di ispirazione per un dialogo intenso e scintillante. L’ironia, in musica, è una voce sottile e tagliente. Un privilegio, di cui sicuramente Nicola Campogrande ed Emanuele Arciuli posseggono le chiavi. Da parte mia, sono fiera di poter aver accesso a quella porta, per un nuovo incontro di teatro musicale con il pubblico.
Sonia Bergamasco