Una festa, ma in maschera. Una celebrazione con annessi sberleffi (deferenti e affettuosi). Il titolo dell’album Sur le trombeau d’Haydn / Sette follie su temi riferibile a Franz Joseph in occasione del bicentenario della sua presupposta dipartita e esplicito e lungo, ma non dice tutto. Non può ad esempio compendiare la vulcanica e spensierata eccentricità dei testi di Giorgio Somalvico (e delle accluse, “note complicative”) dove si impastano aneddotica, passioni musicali pubbliche e private, Pusk’jn e van Schwieten, citazioni colte riabilitate dai rimari del Corrierino dei piccoli. Ne deriva un eptafonico e stravagante capitolo di storia della musica (o della ricezione musicale?) cui hanno attinto in modi diversi (ora musicando gli Entr’acte, ora usando i testi per melologhi, quindi sonorizzando e contrappuntandone gli acidi e sapienziali ghiribizzi) i cinque compositori coinvolti, che lavorano su maniere moderne con esiti funzionali e gradevoli. L’esecuzione musicale è di livello, ma semplicemente strepitosa è l’interpretazione vocalistica della Bergamasco, che trae il meglio della sua preparazione musicale e dell’esperienza attoriale ricreando i mille umori stralunati, dichiarati e sottintesi del lavoro, come si conviene uno straordinario Pierrot Lunaire.

Angelo Foletto – Suonare news – gennaio 2010