“Quando mi è stato chiesto di presentare ad Asolo il libro che ho scritto sul mestiere dell’attrice, in occasione dell’apertura di una rassegna preziosa, interamente dedicata all’arte di Eleonora Duse, ho pensato che il modo migliore di affrontare questa mia breve riflessione sul mestiere fosse quella di avere come compagno di scena lo strumento che ha segnato la mia crescita – di donna e di attrice. Uno strumento amato e odiato, il pianoforte, con cui ho ingaggiato negli anni un rapporto appassionato, che mi ha consentito di fare spazio a una voce intima ed empatica. Eleonora Duse è stata per me, dagli inizi del mio percorso di attrice, una traccia luminosa nel buio delle emozioni contrastanti, delle frustrazioni e dei cedimenti che ogni interprete deve affrontare. L’immagine di lei, la sua esperienza viva, attraverso testimonianze e ritratti ha sostenuto e promosso una rigenerazione continua delle energie creative, che ancora oggi mi spinge avanti e mi accompagna. Per questa donna, per questa artista immensa che ho solo potuto immaginare e mai incontrare, sento amore, riconoscenza e una corrente d’emozione che non si spegne. Continuando a cercarla (anche attraverso un film documentario da me scritto e diretto, che sarà pronto a breve), cerco me stessa, quella parte di me che si interroga sul mestiere di attrice, e non solo.”