sonia bergamasco

Discorso

Performance di e con Sonia Bergamasco


I rappresentazione Sant’Arcangelo di Romagna – giugno 2011

Discorso

 

(dal latino “discursus”, participio passato di “discurrere” = “correre di qua e di là”, onde poi il senso figurato di “trascorrere con le parole da una cosa all’altra”)

 

Su richiesta di Ermanna Montanari, splendida direttrice dell’Edizione 41 del Festival, ho il piacere di presentare al pubblico questo Discorso espressamente ideato per la Sala consigliare del Comune di Sant’Arcangelo.
Si tratta di un intervento della durata complessiva di un quarto d’ora circa, che auspica una partecipazione diretta e spontanea dei convenuti – senza limiti di età – con il proposito di condividere con l’uditorio un messaggio che vada al di là dei contenuti specifici.
Tutta la polis è invitata a partecipare.

 

Sonia Bergamasco

Discorso

di e con Sonia Bergamasco
Prod. Sonia Bergamasco, Roma
Festival Santarcangelo 41 (Rimini)

 

Bionda dal fascino algido, fisico da mannequin e voce cangiante educata al canto e alla recitazione (con Carmelo Bene nume tutelare) Sonia Bergamasco ha l’intelligenza di usare la parola come arma potente, benigna o sottilmente perfida, per rivolgersi alla comunità a raccolta nella Sala Consiliare del Comune.
L’umanità vive varie emergenze, tra cui, soprattutto in Italia, quella riguardante lo stato della cultura e dell’arte. Su questo ci “intrattiene” Sonia Bergamasco nei panni di un (im)probabile assessore. Virtuosa della risata, ride d’imbarazzo con variazioni vocali sorprendenti. Poi gioca su alcune parole-chiave (per esempio emergenza, cultura, occupazione), su libere associazioni e slittamenti di significati. La cultura patrimonio comune come l’acqua, i referendum per privatizzarla, la sete di cultura dei cittadini, l’occupazione che non è solo lavoro ma anche quella del Teatro Valle di Roma. Per concludere con una serie di gorgheggi sull’inno di Mameli. Divertente, intelligente, cattivo e, costruito ad hoc per il festival, Discorso è una sorta di sberleffo post-futurista sul bla bla inconcludente di molti in pseudo difesa della cultura. Questo sì un’umanità da non ringraziare.

 

Claudia Cannella – Hystrio n.4 2011