Molto presto ho incontrato Eleonora Duse. Ogni giorno sfioravo il suo viso, nella gigantografia che campeggiava sulla parete della scala che mi portava alle aule della Scuola di teatro. Mi era capitato di leggere qualcosa su di lei, poi alcune sue lettere. E da allora non ho mai smesso di interrogarmi su questa attrice. Di cercarla.
(dal capitolo Duse e le generazioni, in “Un corpo per tutti” di Sonia Bergamasco)
foto per gentile concessione del Fondo Signorelli, Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini, Venezia