sonia bergamasco

The Girl Carla

text by Elio Pagliarani
with Sonia Bergamasco
original music by Teho Teardo


Performed in Rimini at Festival Assalti al cuore - 8 July 2012

Un amico psichiatra mi riferisce di una giovane impiegata tanto poco allenata alle domeniche cittadine che, spesso, il sabato, si prende un sonnifero, opportunamente dosato, che la faccia dormire fino al lunedì. Ha un senso dedicare a quella ragazza questa “Ragazza Carla”?
Elio Pagliarani

 

Sonia Bergamasco, attrice e musicista, recentemente insignita del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, legge il capolavoro di Elio Pagliarani con le musiche originali scritte da Teho Teardo, compositore noto per colonne sonore di film come Il DivoDiaz and La nave dolce. Ideata e messa in scena nell’ambito del festival di musica e letteratura Assalti al Cuore di Rimini nel 2012, a poche settimane dalla scomparsa del grande poeta fondatore del Gruppo 63, la lettura-concerto intende celebrare l’opera di uno sperimentatore acuto, capace di ascoltare le mille voci del nostro tempo per rimodularle all’interno di un linguaggio nuovo. La poesia di Pagliarani è stata definita dal critico e studioso della neoavanguardia, Fausto Curi, “un vero teatro di parole, lo spettacolo verbale di certi pezzi della società italiana alla fine del Novecento”. Consapevoli di questa preziosa ricchezza stilistica, Sonia Bergamasco e Teho Teardo mettono in scena lo “spettacolo verbale” di Pagliarani a partire dal più teatrale dei suoi testi, The Girl Carla. La messa in scena del poemetto, una tessitura originale che intreccia voce e suono, è scandita dal respiro di Milano – lo sferragliare dei tram, il passaggio dei “camion della frutta di Romagna”, il luccichio, i barlumi e il grigiore della città all’alba del boom. Il paesaggio sonoro è un crocevia di archi, chitarra e elettronica esplorato dalla voce di Sonia Bergamasco che, allenata alla poesia dalle sue stesse esperienze di scrittura, ripercorre nei versi i sogni e le aspirazioni di Carla. Senza il bisogno di palesare richiami onomatopeici, Teho Teardo disegna il ritratto acustico di una Milano operosa e frenetica, una partitura ispida e complessa, che attraversa le vie del centro e della periferia, “i fianchi le guglie i grattacieli i capannoni Pirelli / coperti di lamiera”, canali, cortili, nebbia, sotto un “cielo d’acciaio che non finge / Eden e non concede smarrimenti”.