sonia bergamasco

Fidelio

Ludwig van Beethoven

opera in due atti, libretto di Joseph von Sonnleithner (1805) con revisioni di Stephan von Breuning (1806) e Georg Friedrich Treitschke (1814)
dal libretto francese di Jean-Nicolas Bouilly Léonore, ou L’amour conjugal
Vienna, Kärntnertortheater, 23 maggio 1814 (versione finale)
Opera in forma di concerto
Direttore, Zubin Mehta
Scrittura originale e voce recitante, Sonia Bergamasco
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo


I rappresentazione Napoli, Teatro San Carlo – 23 settembre 2017

Nel libretto originale, Beethoven affida il compito di accompagnare l’ascoltatore nel cuore della vicenda anche ad alcuni momenti di pura recitazione dei cantanti. Le innumerevoli regie del Fidelio mettono il luce quanto il tema del recitato, nell’opera, sia a tutt’oggi aperto ed estremamente vitale. C’è chi sceglie di eliminare completamente alcune scene parlate, chi decide di conservare solo alcune battuta essenziali, chi procede nella narrazione affidandosi a gesti teatrali forti – addirittura a lunghi silenzi. In assenza di scene e costumi – nella forma di concerto dell’attuale edizione del Fidelio – come ripensare gli snodi drammaturgici della storia in armonia con il tessuto musicale? Come sostituire alle parti recitate nell’originale tedesco una voce d’attore (d’attrice) senza essere d’inciampo. Ho pensato di dare spazio, con pochi elementi essenziali, alla voce interiore di Leonora – che come un delfino emerge dalle acque profonde della partitura e del canto – e di dare forma (parlata) a un flusso emotivo di grande empatia. Ho pensato insomma di lasciare che fosse lei, Fidelio/Leonora, a guidarci nella storia.

 

Sonia Bergamasco