testo di Maria Grazia Calandrone
con Sonia Bergamasco e Rodolfo Rossi alle percussioni
I rappresentazione Festival “I Suoni delle Dolomiti”, Catinaccio (Dolomiti Trentine) – 30 luglio 2011
Una donna da sola all’alba sulla cima di una montagna vera: una bestia taumaturga che trasforma il dolore (proprio) in guarigione (altrui). Una santa che parla da animale: una scimmia, una lupa, una madre che si tiene lontana perché la lontananza fa miracoli. Le cose che avvengono nella voce di Sonia Bergamasco stanno nella curva imprudente tra poesia e ululato: la sua voce di donna inizia in versi umani e arriva alla neutralità dei versi delle bestie, ovvero naufraga sinceramente e con tutta la gioia nel canto diretto della natura.
Maria Grazia Calandrone